INTERVISTA A GIORGIO CALCATERRA

INTERVISTA A GIORGIO CALCATERRA

LE INTERVISTE DELLA REDAZIONE

RE GIORGIO STUPISCE SEMPRE PER LA SUA SEMPLICITA’ UNITA ALLA GRINTA INARRESTABILE

La redazione Evento BAM 2024, questa volta ha il piacere di intervistare il campione incontrastato delle ultra maratone Giorgio Calcaterra. Amatissimo da tutti i podisti, Re Giorgio, come viene definito, ha all’attivo 2 titoli mondiali di ultra maratona e ben 12 vittorie alla 100 km del Passatore. Quest’anno sarà presente a BAM 2024 e noi ne siamo molto orgogliosi!

Ciao Giorgio, una domanda che incuriosisce la nostra redazione riguarda il Passatore. Sei stato 12 volte vincitore di questa famosissima ultra maratona. Cosa ti ha portato a correre tante volte di seguito proprio questa ultra? L’ambizione di migliorarti ogni anno sullo stesso percorso, oppure il tipo di tracciato collinare, o l’evento in sé a cui ti sei affezionato?

Ho partecipato al mio primo Passatore nel 2006, non avevo mai corso prima per 100 km. L’ho scelto per una sfida con me stesso, prendendolo come un viaggio e pensando di farlo una sola volta nella vita. Avevo paura di non riuscire a portarlo a termine e l’ho preparato con molta cura. L’ho vinto e l’anno dopo l’ho corso nuovamente perché volevo in un certo senso difendere il “titolo” e allo stesso tempo rivivere quelle emozioni stupende. Era tutto magico, i chilometri, i paesaggi, le persone e io continuavo a farlo…

Grazie per questa risposta, ci sembra di essere lì a fianco a te mentre affronti la salita al Passo della Colla. Ora una domanda spinosa, ma che riguarda molti amatori. A volte il lavoro, qualche infortunio o altri impedimenti ci mettono in panchina per un periodo.
E’ difficile restare fermi quando la voglia di correre è tanta e vitale. Sei mai stato costretto a non correre per lungo tempo, come hai reagito mentalmente? Cosa si racconta a se stessi per affrontare questo momento…?

Si, anche io in certi periodi non ho potuto correre per alcuni mesi. In certi momenti l’ho presa male, ricordo che alcune volte ero così nervoso da passare le giornate a riempirmi di cibo, altre volte però l’ho presa meglio e ne ho approfittato per staccare un po’. L’ultimo infortunio lungo è stato per un ernia del disco, il dolore era talmente tanto che non pensavo più a correre. Quando ho cominciato a star meglio non volevo riprendere, avevo tanta paura di soffrire di nuovo.

Il tuo carattere affabile e spontaneo ti rende vicino a tutti noi runners che ti percepiamo come un amico, un compagno di squadra. Quanto influisce il tuo temperamento, il tuo modo di fare nell’affrontare una maratona e una ultra? Quanto la tua umiltà e la semplicità che ti contraddistinguono hanno contato e contano oggi nel raggiungere i tuoi incredibili risultati?

Il mio carattere mi porta a non dare nulla per scontato, quindi se in una gara il tempo desiderato non arriva e magari ci metto più tempo del previsto, penso che comunque anche quel tempo più alto non è scontato e quindi vado avanti e non mi fermo. Ed è sempre grazie al mio carattere che solitamente non mi blocco neanche davanti ad una crisi.
Credo molto nel rispetto e, se sono in crisi, mi trovo a pensare che se mi ritirassi non onorerei abbastanza la gara e mancherei di rispetto agli organizzatori e agli spettatori. In conclusione credo che il mio carattere mi aiuti molto.

Molti podisti con l’età hanno un calo a livello fisico, la performance si abbassa e reagiscono cambiando qualcosa nella corsa, come la distanza, il tipo di gara, ecc…
Come è cambiato il tuo modo di correre con il passare degli anni?

Il calo è inevitabile e mi sento di essere calato moltissimo. Passando gli anni non ho cambiato abitudini; penso che dovrei curare di più alcuni aspetti come la mobilità articolare, la forza e la flessibilità. Però sono cose che mi annoiano e purtroppo le rimando sempre. In sintesi non ho cambiato nulla, ma spero di farlo quanto prima.

Per finire, Giorgio, un’ultima domanda, una curiosità per tutti i tuoi followers: come vedi il tuo futuro podistico? Continuerai con le ultra? Raccontaci qualche tuo obiettivo per i prossimi anni.

L’anno scorso ho fatto veramente tante gare, corro dal 1982 e il 2023 è stato l’anno in cui ho corso più ultramaratone (14), solo ad agosto ho corso 10 gare da 50 km in 10 giorni. Mi sono stancato un bel po’, e per quest’anno ho programmato solo un’ultra maratona, la Sei ore del Parco Nord il 5 maggio. Il mio obiettivo di corsa nei prossimi anni è quello di provare sensazioni di benessere e di godermi tante splendide gare, arrivando con gioia.

Giorgio Calcaterra sarà presente, prima della gara, sabato 9 marzo al Villaggio Maratona Piazza Loggia presso lo Stand Ethic Sport per salutare tutti i runners della BAM 2024.



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